sabato 29 ottobre 2016
posta e postini
Molte persone ricorderanno le Poste degli anni 50-60 , erano collocate in stanze arredate con un unico mobile , un bancone un pò alto dove c'era una sedia in legno e una donna di una certa età sempre pronta ad aiutarci con un bel sorriso quasi materno , era la "Postina" , a lei ci rivolgevamo perchè ci segnasse sul libretto le due lire che a fatica risparmiavano , andavamo anche da lei per giocare al lotto ,a ritirare la pensione, a farci scrivere sulle lettere gli indirizzi dei nostri cari lontani e parecchie volte ,ci facevamo anche leggere le risposte , perchè per molti di noi era difficoltosa la lettura , scriveva e correggeva con penna e inchiostro in bella calligrafia . Per la gente del paese la Postina era una istituzione , incuteva rispetto .Andare in posta era un modo per essere o fare qualcosa di importante., a volte speranzosi a volte tristi , era cosi a quei tempi. Il Postino era invece il messaggero che portava la posta a casa , sempre allegro e di buon umore, attaccava bottone con tutti , mi ricordo di Filippo che prima ancora di suonare il campanello si metteva a gridare "signora Enza la posta," a favore tra l'altro, dei vicini che si affrettavano ad affacciarsi e vedere o sapere cosa mi fosse capitato, è andato avanti cosi' fino alla sua pensione, incredibile. Non so se esistano ancora in posta i famosi libretti di risparmio , se si gioca ancora al lotto con i numeri scritti in bella calligrafia, . o qualcuno che ci aiuti a compilare una raccomandata o scrivere correttamente un bollettino postale e che ci spieghi in parole povere cosè il cap. il caf, il miban, il nm. del c/c e cosi via. Ho un pò di nostalgia della Postina di una volta e voi^?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento